Alla scoperta del vero se

Alla scoperta del vero se

Vi propongo un semplice esercizio per arrivare al nucleo dell’essere, che viene chiamato il vero sé o anche il testimone.

Sedetevi in un posto calmo e silenzioso. Chiudete gli occhi e portate la vostra consapevolezza sul vostro corpo.

Adesso, immaginate di liberarvi di diverse cose che sentite che vi appartengono veramente. Vi guiderò io in questo lento abbandono.

Immaginate di non avere più la vostra casa, il vostro lavoro, il vostro ruolo sociale, la vostra famiglia, la vostra moglie o il vostro marito e i vostri figli.

Ora immaginate di non avere più il vostro corpo.

Rimane qualcosa?

Sì, forse rimangono i pensieri e l’idea che abbiamo di noi stessi con tutti i ricordi e i nostri sogni. Proviamo ad abbandonare anche questi.  Abbandoniamo i ricordi del passato e tutti i sogni per il futuro.

Cerchiamo di togliere anche tutti i pensieri che ci passano per la testa, come se stessimo liberando un cielo pieno di nuvole.

Se sentite che rimane ancora qualcosa, probabilmente sono delle emozioni transitorie. Provate a liberarvi anche di queste.

Adesso cosa rimane? Qualcuno potrebbe dire niente, qualcuno potrebbe accorgersi che dietro tutte le cose che abbiamo levato c’è un’entità che possiamo chiamare l’osservatore.

Osservatore, testimone o vero sé sono tutti i termini che esprimono quelle attività di coscienza che stanno alla base del nostro essere. La coscienza é sapere di esistere. Tutte le altre cose si strutturano sopra di questa e ci permettono di fare l’esperienza della vita. Il vero sé è il vero tesoro. Quando impariamo a ritrovarlo ci accorgiamo di essere veramente ricchi e tutto quello che viene dato in più è un grandissimo dono!

Entrare in meditazione o scivolare nello stato Alpha, significa portare l’attenzione sul vero sé. Rimanere nella completa attenzione di questa essenza ci apre alle infinite possibilità della vita. Nella condizione normale del pensiero le possibilità sono sempre legate al mondo delle nostre credenze e dei nostri condizionamenti.

Potete rimanere in questo stato di pura e vigile attenzione per quanto tempo volete. Potrebbe anche essere che sia meraviglioso e vogliate rimanere così per un po’ di tempo, sempre ammesso di avere la percezione del tempo!

Quando vi sentite pronti, potete tornare a rivestirvi dei vostri pensieri, dei vostri ricordi e dei vostri sogni. Potete vestirvi delle vostre emozioni, del vostro corpo, del vostro ruolo sociale, del vostro lavoro, della vostra famiglia…

Se fate questo esercizio un po’ di volte, potrebbe accadere di non avvertire l’importanza delle cose e degli avvenimenti allo stesso modo di prima. Non preoccupatevi, è assolutamente normale!

Questo serve a comprendere che noi siamo un agglomerato di forme di pensiero che non sono per niente originali! Tutte queste forme pensiero sono il frutto dell’educazione e delle forzature che abbiamo dovuto accettare per appartenere alla famiglia e alla società. Non c’è niente di male nelle forme pensiero. Il problema sorge quando le forme pensiero diventano un problema.

Vi auguro una buona scalata verso le vette del vero sé!

Federico Fanutza

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