Mestruazioni irregolari, cisti ovariche, endometriosi, amenorrea, dismenorrea… un numero sempre più crescente di donne viene colpito da questi disturbi poco piacevoli, ed è proprio con l’intento di aiutare queste donne a capire le cause di tali sintomi, che vi lascio alla lettura di questo interessante articolo.
Grazie a studi scientifici sappiamo oramai da qualche tempo che ogni sintomo non è altro che che la risposta biologica del nostro corpo in reazione ad una situazione di conflitto.
Sono state spese fin troppe parole negative nei riguardi della Nuova Medicina Germanica e quando mi chiedono “Tu cosa ne pensi? “, io rispondo semplicemente “Non soffermarti su quello che pensano gli altri. Tu cerca, informati, leggi e poi concentrati sulle tue emozioni che percepisci rispetto quello che hai appreso. Le emozioni che percepisci sono vere. Seguile senza pensare a ciò che dicono o credono gli altri, perché il tuo Io interiore ha sempre ragione! “
Laura Callegaro
Mestruazioni irregolari, endometriosi, cisti ovariche
Articolo di Mauro Sartorio
Premessa: l’eziologia delle cosiddette malattie, ovvero la causa delle reazioni di fisiologia speciale dell’organismo, è l’argomento che a un primo approccio richiama maggiormente l’attenzione sulle 5LB.
Oltre alle cause, però, è necessario osservare ciò con cui è molto importante, anzi fondamentale, avere dimestichezza, sia in termini di comprensione teorica, ma soprattutto in termini di valutazione dell’emergenza: la funzione dei tessuti coinvolti e la posizione dell’organismo all’interno del processo.
Queste informazioni non dimostrano nulla, ma forniscono strumenti precisi per permettere di essere verificate di persona.
Per i principianti sarà necessario leggere almeno le 5 Leggi Biologiche.
Inseriamo nella curva bifasica alcuni tra i più comuni sintomi di fisiologia speciale, che alterano i ritmi e i modi del ciclo mestruale.
Ritardi della mestruazione o amenorrea (assenza di mestruo): è una risposta dell’organismo che ha a che vedere con la “bilancia ormonale”, che in leggi biologiche si riferisce a programmi speciali attivati dalla corteccia cerebrale perinsulare, ovvero quella che si occupa delle relazioni all’interno del “branco”, nella gestione della difesa del territorio e della procreazione.
Si usano questi termini “animali” poichè le leggi biologiche sono alla base della vita di tutte le specie, e non si limitano ai comportamenti umani.
Per la complessità dell’ approfondimento della bilancia ormonale, verrà a questa dedicato un articolo separato, cercando di semplificare ora il più possibile e restando focalizzati sull’argomento.
Il prolungamento del periodo o l’assenza della mestruazione è conseguenza di una Fase Attiva della curva bifasica, innescata da una situazione in cui la donna percepisce visceralmente che “il mio uomo non mi prende, o non lo fa come dico io”.
Siccome la totalità dei conflitti originari li si fa nei primi mesi di vita, questa percezione mette le radici in qualcosa che ha inizio quando si è ancora molto piccole, con il primo partner di tutte le bambine del mondo, cioè con papà (che sento che non mi abbraccia, non mi guarda ecc.)
L’amenorrea è, anche se non impossibile, più rara per le donne mancine rispetto alle destrimani.
Il momento in cui il mestruo si ripresenta è appena successivo a due possibili situazioni: o la percezione “non sono presa” si è alleggerita (PCL della curva), o si è in concomitanza di una nuova Fase Attiva improvvisa dal sapore “devo sottostare a un’ingiustizia”, “qualcosa minaccia la mia stabilità” (cosiddetti “conflitti di territorio”).
Detto in soldoni: appena prima del ritorno del ciclo, o la donna si è sentita finalmente “presa e nel dovuto modo”, oppure ha avuto una forte arrabbiatura da mangiarsela dentro.
Periodo mestruale ridotto: quando invece il ciclo dura meno dei 28 giorni, per esempio intorno ai 24/21 giorni, si è in presenza di un programma speciale del tessuto interstiziale mesodermico delle ovaie.
Sappiamo dalla terza legge biologica che il mesoderma recente riduce funzione in Fase Attiva e aumenta con eccesso in fase di riparazione: in Fase Attiva c’è quindi necrosi nell’ovaio e riduzione della produzione degli ormoni (estrogeno e progesterone).
In presenza di una forte attività, è anche possibile giungere alla perdita del mestruo.
In fase di soluzione PCL cresce la ciste ovarica liquida che, in assenza di recidive, a termine del programma si indurisce e inizia a produrre ormoni (con eccesso).
La ciste indurita resta, mantiene un ciclo mestruale un po’ ridotto e, se dà fastidi meccanici, può essere facilmente asportata chirurgicamente.
In CE la ciste liquida in formazione può lacerarsi, scomparendo di fatto da successive analisi.
Il senso biologico di questo processo è proprio nella ciste ovarica, che rilascia un’alta quantità di ormoni rendendo la donna più attraente: avrà infatti pelle liscia, capelli molto belli, apparirà più giovane!.
Se la curva è monociclica, a fine PCL torna la regolarità del ciclo a 28 giorni.
Se invece si è in presenza di una routine di soluzione in sospeso, la ciste può rimanere liquida e continuare a crescere, con recidive possono crearsene molte (ovaio policistico), e il ciclo mestruale resta più breve.
La percezione biologica che attiva la fisiologia speciale dell’ovaio è “ho perso qualcuno, e sento che dipende anche da me”, ovvero una perdita secca (è morto o si è allontanato) con un’implicazione personale, dove “avrei potuto fare di più perchè non accadesse”.
Il processo è utile a rendere più attraente la donna che ha così più chance di essere fecondata per “rimpiazzare” la perdita nel “branco”.
Trattandosi di conduzione dal neo-encefalo, è valida la lateralità: per una donna destrimane una ciste sull’ovaio destro è in relazione a qualcuno vissuto come partner, padre, fratello o sorella, collega; mentre sull’ovaio sinistro è in relazione a qualcuno sentito più grande o più piccolo come madre, nonna, figli, animale domestico. Per una mancina è il contrario.
Mestruazione molto abbondante che si prolunga anche nel periodo intermestruale: si tratta dell’endometrio, quel tessuto endodermico che permette l’annidamento dell’ovulo nell’utero.
In Fase Attiva aumenta la sua funzione, ovvero ispessisce per trattenere meglio l’ovulo (letteralmente “endometriosi”, anche se in letteratura è considerata una sindrome).
In soluzione PCL, quando l’endometrio non ha annidato nessun ovulo, l’abbondante tessuto in eccesso viene caseificato, così a fine ciclo mestruale (e oltre) viene espulso con sangue per potersi rigenerare in attesa della prossima fecondazione.
L’ispessimento dell’endometrio ha dunque la semplice funzione di accogliere prontamente l’annidamento, in una percezione molto viscerale di “non riuscire a trattenere il frutto della fecondazione”.
Cosa significhi poi per la singola persona, questo è necessario verificarlo in sua presenza e non è possibile fare regole generali.
Ad esempio potrebbe trattarsi di un molto lineare desiderio di maternità che affronta qualche difficoltà, magari volere un figlio ma non da quell’uomo o non a quelle condizioni, oppure una donna anziana potrebbe vivere il trattenere un possibile bimbo in senso traslato, ovvero per qualcun altro: può farlo per esempio in relazione ad una figlia o figlio che non riesce ad avere bambini, o che non è in una situazione sicura per averli, o che è omosessuale e quindi non può averne, o perché sente che l’uomo di sua figlia “non è un posto sicuro dove fare famiglia” (biologicamente equivale a “annidare il bimbo”).
Per questo motivo non è mai possibile alla luce delle 5LB prescindere da un colloquio tra la persona e un medico o terapeuta esperto, per poter capire cosa davvero stia vivendo la persona, e cosa sia per lei, e solo per lei, più adeguato.
Dismenorrea (dolori mestruali): dove ci sono forti dolori sappiamo di essere in presenza della cosiddetta sindrome, ovvero la sovrapposizione di un processo quasi sempre in PCL, e il
conflitto del profugo in Fase Attiva.
Con i reni attivi ogni processo fisiologico viene esasperato a causa del gonfiore e della trazione dei tessuti, provocando un dolore molto maggiore. Per esempio, se fosse l’endometrio ispessito a entrare in fase di soluzione PCL, in presenza anche della ritenzione idrica il dolore durante la sua espulsione e la riparazione potrebbe essere molto forte.
Le perdite possono essere di due tipi: quelle gialle e maleodoranti sono il risultato di tessuto endodermico in fase di riparazione PCL, come la mucosa dell’utero e delle tube, che ispessisce in Fase Attiva e caseifica in soluzione con “smantellamento” del tessuto in eccesso ad opera dei funghi, presenti per l’ottimizzazione del lavoro.
La percezione biologica ha lo stesso tenore già visto con l’endometrio, dove l’organismo vive una difficoltà viscerale rispetto alla fecondazione.
Può anche essere una piccola cosa successa oggi ma che riporta a vecchie esperienze (binario).
Ci sono poi le perdite chiare e senza odore, con possibile prurito, che sono il risultato di una fase di soluzione della mucosa ectodermica della vagina o del collo dell’utero, in seguito alla soluzione di una “perdita di contatto”, in questo caso probabilmente locale e quindi propriamente sessuale.
Per applicare queste conoscenze nel concreto è categorica la precisione, così è importante non farsi autodiagnosi e non modificare alcun trattamento medico, ma, nei limiti di queste informazioni che non pretendono di essere complete, osservare i processi così come sono con soli fini didattici.
Le Leggi Biologiche non sono una terapia ma una precisa mappa di lettura che può essere consultata in qualsiasi ambito disciplinare e terapeutico.
Per la pluralità delle variabili è inoltre impossibile e irrispettoso per il malato, anche in presenza del miglior medico o esperto nel campo, fare corrette diagnosi online.
Per un dettagliato approfondimento è consigliato lo studio del libro Noi Siamo Il Nostro Corpo, di cui il testo è un estratto.
Fonte: magazine.5lb.eu | Link
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